DISSOLVENZE

 

Non ho colori stanotte

per dipingere il vento

 e le scie luminose che  squarciano  il tetro silenzio.

 

La pioggia scorre sui vetri opachi

delle esistenze smarrite,

cerca  binari d’anime, armonie nascoste.

 

La sinfonia del tempo

suona  a vuoto

nel pentagramma spento della notte.

 

Ma la tavolozza dei miei pensieri

ha occhi lontani

e sguardi complici di stelle dissolte.

 

La forme sfumano in fluidi

senza confini,

ondeggiano tra gli sguardi pazienti

dei dipinti ingialliti.

 

Dai sensi del baratro

vivida serpeggia

la luce dell’arte.  

Fabio D'Anna