Francesco
Mercadante è docente di Laboratorio di
Scrittura Italiana presso
|
|
Assenza Narrante "Allo
stesso modo in cui, nel sogno, ciascuno di noi
fa "esperienza" della propria identità
originaria, benché ciò avvenga per
spostamenti di significati ed elaborazioni
secondarie, così nella scrittura, l'Io
scrivente si scompone nei volti di protagonisti
e deuteragonisti e si ricompone, a poco a poco,
nel climax
finale. Dire “è
rosso” non è lo stesso che dire “mi
sembra rosso”. Un cervello dice
le stesse cose che direbbe
una macchina, se sostituita ad esso?" |
|
I curatori Giorgio De Isabella, Licia Reatto e Salvatore Zavaglia costituiscono, insieme a Gabriella Gambardella e Salvatore Panzera, la Commissione Sanità dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia. Sono professionisti che operano da tempo, con funzioni organizzative, cliniche e formative, nell’ambito della Sanità Lombarda. |
|
(by
Centro Scientifico Editore) |
|
Camilla Pasqualini, laureata in Pedagogia e attualmente insegnante di Scuola dell'infanzia, ha un'ampia formazione ed esperienza relativa all'applicazione del mezzo informatico alla didattica e ha elaborate numerosi progetti per la Scuola dell'infanzia e la Scuola primaria; da anni conduce percorsi di formazione per docenti sul rapporto tra multimedialita e insegnamento. Collabora inoltre alla rivista di aggiornamento e didattica per docenti di Scuola dell'infanzia «Progetto tre-sei Gulliver». |
|
Tale percorso, utilizzando come filo conduttore un immaginario «Mondo delle Fate», per la p6ma volta coniuga l'uso delle Nuove Tecnologie con il metodo della Globalita c;!e1Linguaggi (ideato da Stefania Guerra Lisi). Tale metodo, ricorrendo alla t. e~iK dei quattro elementi (aria, acqua, terra e fuoco), diviene indispensabile per leggere la storia corporeo-sensoriale di ciascun bambino e, dunque, per entrare n~l/suo mondo, ascoltandolo e sostenendolo. Il testa suggerisce variegate stimolazioni ed esperienze che
utilizzano differenti linguaggi, partendo da quelli corporeo-sensoriali
fine a quelli multimediali, utilizzando la danza, il gesto, il canto, il
suono, la pittura, la scultura, l'immagine, la parola ... per ricercare e
valorizzare le risorse comunicative di ognuno. Il comune denominatore e l'elaborazione di ogni esperienza attraverso il computer - in
cooperazione con l'insegnante - e la creazione (dettagliatamente
documentata con consigli operativi e numerose immagini a colori) di un
multimedia gestito dai bambini stessi, che racconta l'avventuroso viaggio
nel Mondofatato ed e molto utile, tra l'altro, a stimolare
l'apprendimento della letto-scrittura. Si tratta dunque di un valido strumento didattico, che dara
sorprendenti risultati nello sviluppo di competenze sociali,
percettive, cognitive e metacognitive, ma anche dell'autostima
e della percezione di se e dell'altro. E inoltre utile all'adulto per una lettura
dei comportamenti espressivi e comunicativi, delle sviluppo psicomotorio e
della creatività dei bambini. Il progetto è adatto anche a bambini con difficoltà cognitive, comportamentali o
di linguaggio, e si rivolge agli insegnanti della Scuola dell'infanzia e
della Scuola primaria (prime classi), agli insegnanti di sostegno, a
studenti e tirocinanti di Scienze della Formazione Primaria e ai genitori". (by
Del Cerro publisher) |
|
Andrea Mannucci è docente di Pedagogia della comunità e di Pedagogia della marginalità e della devianza presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Firenze |
|
La
cultura occidentale, ancora oggi, spesso tende a «dimezzare» l'individuo
insegnandogli fin da piccolo che l'intelligenza è una cosa e le emozioni
sono un'altra, che il corpo è separato dalla mente per sostanza e
importanza. Questo
nuovo volume, che riprende e amplia il precedente Comunicare con la
mente e il corpo arricchendolo di numerosi saggi e aggiornamenti,
riflette sul ruolo della dimensione corporea ed emotiva in diversi ambiti
della vita (specie in campo educativo e terapeutico), nella prospettiva di
ride finire un approccio metodologico che riconosca all'individuo un
carattere di unitarietà. I
numerosi saggi qui raccolti, differenti per ambito ma accomunati dalfil rouge
di una riflessione pedagogica e formativa inedita, sono strutturati in
tre sezioni tematiche. La prima indaga l'aspetto emozionale in una
prospettiva storica e filosofica attraverso l'antropologia, l'arte e la
teoria psicoanalitica. Nella
seconda sezione si pone, invece, particolare attenzione al valore
dell'emotività e dell'espressione corporea in relazione alla disabilità:
si parla ad esempio di sessualità e affettività, di sport, di
danzaterapia. La
terza, infine, compie un significativo approfondimento sull'autobiografia
- come strumento di espressione, ma anche didattico-metodologico - e
propone una lettura del binomio corpo-mente, anche attraverso un'analisi
della produzione cinematografica sul tema. Tutti
i contributi si snodano su tematiche significative dal punto di vista
pedagogico, filosofico, esperienziale, con riferimenti ad aspetti
culturali ed epistemologici e con ampie bibliografie ragionate che offrono
importanti spunti per approfondimenti e ricerche. Il volume risulta dunque
utile ai docenti, studiosi e laureandi in Scienze della Formazione,
Psicologia, Servizio sociale così come agli insegnanti, agli educatori
professionali, agli psicologi e agli operatori del sociale. (by Del Cerro publisher) |
|
Julia Kristeva è nata in Bulgaria nel 1941, lavora in Francia dal 1966 e insegna all'Università Parigi VII. Non ha aderito a nessun gruppo femminista, pur usando elementi del marxismo, dell'elaborazione di Freud e di Lacan e del metodo poststrutturalista per i suoi lavori di filosofia del linguaggio e di letteratura. Ha pubblicato molti saggi. |
|
(by
Spirali publisher) |
|
|
L'avviamento al lavoro di una persona con disabilità mentale richiede un percorso di formazione che deve essere attentamente progettato e modulato sull'individuo. |
Insegnare un mestiere non è soltanto
"insegnare a fare"; fondamentale è infatti che la persona abbia acquisito la
consapevolezza dei meccanismi e del fine di ciò che fa: un approccio male
impostato, che non tenga conto dei processi cognitivi e dei tempi di
apprendimento, finirà per fornire contenuti "non assimilabili"
e dunque superficiali, con la conseguenza di rendere "abili" a
compiti sottodimensionati alle reali potenzialità dell'individuo. L'autore - sulla base di trent'anni di esperienza nel
lavoro con persone disabili - applica tale principio alla conduzione di un
laboratorio artigianale nell'ambito di un Centro Educativo Occupazionale
Diurno, documentando dettagliatamente la progettazione, le attività, la
metodologia, i riferimenti teorici. Egli illustra come sia possibile programmare
interventi formativi che permettano al disabile di percepire completamente
un compito e di dare significato alla sua soluzione, agganciando via via
nuove richieste a ciò che ha già appreso a fare, evitando così
frustrazione e rifiuto. Si tratta, nello specifico del laboratorio
creativo, di sviluppare - attraverso la pratica - l'attività mentale
della figurazione, ovvero la capacità di costruirsi l'immagine mentale -
astratta - di un oggetto, in modo da comprenderne la struttura ed essere
in grado di ri-produrlo in forme sempre più articolate. Allenarsi a ragionare per astratto, a risolvere
problemi, a padroneggiare una tecnica sono elementi che trascendono
l'esperienza lavorativa per influenzare positivamente molti aspetti della
vita. Il mestiere da imparare funge in questo modo tanto da guida
didattica quanto da obiettivo formativo globale Le indicazioni teoriche e operative che questo testo
fornisce potranno essere esportate in diversi contesti e si dimostreranno
utili a operatori, educatori professionali, insegnanti di sostegno,
progettisti della formazione. Luigi Prosdocimo, ceramista,
ha partecipato a numerosi concorsi ed esposto in mostre prestigiose tra le
quali la Biennale Internazionale d'Arte di Venezia e il Concorso
Internazionale di Gualdo Tadino. Da trent'anni si occupa di terapia
occupazionale e
arte-terapia con persone disabili e conduce attività di formazione
per operatori del settore. Ha progettato e tuttora conduce i Centri
Educativo Occupazionali Diurni della Cooperativa Madonna dei Miracoli di
Motta di Livenza (TV), all'interno dei quali ha maturato il suo progetto educativo.
|
|
La
linguistica dovrebbe occuparsi del linguaggio e la psicanalisi
dell'inconscio, ma se capita anche l'inverso la cosa diventa davvero
interessante ... |
|
«Se il novecento ha visto la nascita della linguistica e della psicanalisi, oggi Michel Arrivé le intreccia percorrendo la ricerca dei principali studiosi di linguistica e di psicanalisi. Ciascuno si trova, parlando, a errare, a sbagliare, a fare sviste, a dimenticare, a sognare; nessuno ha la lingua sempre pronta per l'uso, anzi l'uso comporta equivoco e malinteso. Da trent'anni Arrivé studia i rapporti fra linguaggio e inconscio» (by the Publisher).
|
|
«Per affrontare i problemi delle relazioni fra linguistica e psicanalisi, quindi tra linguaggio e inconscio, ho seguito - in successione - due metodi. Il primo è di carattere storico. Nella storia incrociata di entrambe, infatti, è facile intravedere due filiere: Freud e - per tramite di Lacan - Saussure nel campo della linguistica e Pichon (che unitamente a Damourette domina la linguistica e la psicanalisi in Francia tra le due guerre) nella connessione operata da Lacan all'opera di Freud. Il secondo è di carattere più teorico, riconducibile a tre questioni: il problema del senso opposto delle parole, luogo privilegiato del confronto tra l'approccio dei linguisti e quello degli psicanalisti; la riflessione lacaniana sui differenti oggetti colpiti dalla negazione; infine il tema dello stile, nel senso di come viene praticato e come viene teorizzato da Lacan. Il tutto, in base ad un inventario vasto e segmentato di argomenti menzionati, introdotto da un capitolo descrittivo del paesaggio teorico delle relazioni tra linguistica e psicanalisi» (estratto dalla premessa di M. Arrivé)
|
|
Michel Arrivé è
professore di linguistica all'Università di Paris-Nanterre. Autore
anche di romanzi e novelle, conta fra le sue opere di linguistica e di semiotica: La grammaire d'aujourd'hui, guide
alphabétique de linguistiquefrançaise (Flammarion 1986); Réformer
l'orthographe? (Puf 1993); Lire Jarry (Complexe e Puf 1976).
Dirige la nuova rivista "Langage et inconscient". |
|
In copertina, opera di Aleksej Vasil'ěvic |
|
THE
RUPTURE OF TIME |
Il libro esplora diverse angolature: |
|
MOTYA Tra Storia, Mito e Leggenda di Tommaso Spadaro ©1998 - Rotary Club Marsala |
|
![]() |
Come afferma Vincenzo Tusa per una completa comprensione di una zone archeologica, specie di fronte a complessi come Mozia o Selinunte, l'archeologia non è sufficiente, è necessario l'ausilio di altri ambiti culturali. Tommaso Spadaro non riporta solamente gli avvenimenti storici riguardanti Mozia, dall'epoca della sua fondazione da parte dei Fenici sino a tempi più recenti, ma li arricchisce anche con la narrazione dei suoi "eventi" mitologici, se non altro per il fatto che la mitopiesi generata da un luogo e dalla cultura che lo permea, come sottolinea ancora Vincenzo Tusa sono il frutto di una fantasia che però ha anche una notevole valenza anche sugli stessi eventi storici. |
Vita di Gesù a cura di Antonio Negri G. V. F. Hegel Universale Laterza Roma - Bari 1971 |
|
![]() |
![]() |
![]() |
Lo Stagnone di Marsala di Tommaso Spadaro Oggi ammiriamo lo splendore, le bellezze naturali, i
colori, che lo Stagnone offre al visitatore, e ne restiamo
incantati. |
![]() Immagine dello Stagnone (Foto di Irene Parinello) |
|